Oggi, 10 maggio, il mondo si unisce per accendere i riflettori su una malattia silenziosa ma devastante: il lupus. È una patologia autoimmune cronica che spesso si nasconde dietro sintomi comuni come stanchezza, febbre o dolori articolari, rendendo difficile una diagnosi tempestiva. Eppure, ogni giorno, migliaia di persone – soprattutto donne tra i 15 e i 45 anni – combattono con coraggio una battaglia invisibile.
Il lupus colpisce il sistema immunitario, che invece di proteggere l’organismo, lo attacca. Può coinvolgere la pelle, le articolazioni, gli organi interni e il sistema nervoso. Le cause non sono ancora del tutto chiare, ma genetica, ormoni e fattori ambientali sembrano avere un ruolo. Non esiste una cura definitiva, ma con diagnosi precoce e trattamenti adeguati è possibile conviverci.

Questa giornata ha un obiettivo preciso: informare, sensibilizzare e rompere il silenzio. In Italia, si stima che oltre 60.000 persone convivano con il lupus. Troppe ancora lo scoprono tardi, e molte devono lottare non solo con la malattia, ma anche con l’incomprensione sociale, la solitudine e la difficoltà a ottenere cure adeguate.
Quest’anno lo slogan internazionale è "Make Lupus Visible": rendiamo visibile ciò che spesso è nascosto. E lo possiamo fare tutti, anche semplicemente leggendo, condividendo, parlando. Perché ogni parola in più è un passo verso la comprensione. E ogni storia raccontata è un messaggio di forza e dignità.
Nel tuo piccolo, oggi, puoi essere parte del cambiamento. Perché il lupus non colpisce solo il corpo, ma anche l’anima. E nessuno dovrebbe sentirsi solo nella lotta per la propria salute.